Il Comitato Genitori Uniti e il Dott. Giovanni Siena ospiti a Radio Duomo per riflettere sul delicato ruolo dei genitori.
“Sogni d’oro, imbecilli!” urlò il giovane Holden nel cuore della notte abbandonando casa sua e segnando una volta per tutte la distanza tra se stesso e il mondo. Sull’adolescenza sono stati scritti milioni di trattati di psicologia e manuali, tutti per concordare fondamentalmente sul fatto che si tratta di un gran casino che genera probabilmente uguale ansia sia in chi la vive, sia negli adulti che loro malgrado si trovano ad avere a che fare con un “adolescente”. La cui definizione la prendiamo ancora in prestito da J. D. Salinger: “Avevo sedici anni, allora, e adesso ne ho diciassette, e certe volte mi comporto come se ne avessi tredici. È proprio da ridere, perché sono alto un metro e ottantanove e ho i capelli grigi. Li ho sempre avuti, anche quando ero bambino. Eppure certe volte mi comporto ancora come se avessi appena sì e no dodici anni.”
Si tratta di quell’età di passaggio – faticosissima – in cui dobbiamo accettare il nostro corpo in continua trasformazione, in cui siamo alla disperata ricerca di amici, si fa attenzione al modo di vestire e cercando di apparire allo stesso tempo ribelli, si vivono i primi amori, le prime illusioni, si è irritabili, aggressivi, pigri, eccessivi e si porta dentro quella voglia di urlare al mondo, nel cuore della notte “Sogni d’oro, imbecilli” e scappare via.
Il tutto a discapito di quegli adulti che ogni giorno con fatica e pazienza cercano di dare una direzione a tutto questo tumulto interiore. I genitori. Che, nonostante i tempi ancora più incerti in cui viviamo, vogliono che quell’adolescente in lotta con se stesso e con il mondo, sia dotato di tutti gli strumenti per diventare un adulto sereno e ricco di valori.
La tragedia di Corinaldo ha imposto a tutti quanti una riflessione profonda sul mondo degli adolescenti. Sui luoghi che frequentano, sul modo in cui si divertono, sui modelli che il mondo degli adulti propone loro. Questa urgenza di comprendere i ragazzi per garantire loro di poter vivere appieno la propria età ha portato alla nascita spontanea del Comitato Genitori Uniti di Senigallia. Un gruppo di genitori che ha lo scopo di interrogarsi sul proprio ruolo e sulle sfide continue che i propri figli lanciano e che si propone di aiutare, ascoltare, dialogare e collaborare con i ragazzi.
In pochi mesi il Comitato Genitori Uniti ha aperto diversi tavoli di discussione su temi centrali come il sostegno psicologico agli adolescenti, attivando degli sportelli di ascolto nelle scuole oppure sulla sicurezza dei luoghi frequentati dai ragazzi, tema su cui, in collaborazione con il Garante regionale dei Diritti della Persona, sta elaborando un codice etico per i gestori di locali per contribuire alla predisposizione di piani di sicurezza efficaci.
Il Comitato vuole anche essere uno strumento di formazione e aggiornamento per genitori, educatori ed insegnanti per riuscire a conoscere i problemi e i rischi di questa fase della vita e avere degli strumenti per interpretare determinati comportamenti. La presidente del Comitato Genitori Uniti Luigina Bucci riassume così il difficile mestiere dei genitori: “Dobbiamo imparare ad ascoltare i bisogni dei nostri figli, abituarli ad accettare sconfitte ed insuccessi sia a scuola che fuori. Spesso sono i genitori i primi a non accettare di non vedere realizzato il figlio ai massimi livelli. Dobbiamo essere meno protettivi. Sorvegliarli da lontano senza essere autoritari. Dargli fiducia. Altrimenti rischiamo di far passare il messaggio che non sono capaci di far da soli.”
Relazione con gli adolescenti che si crea proprio quando diciamo dei no, come spiega lo psicologo e mediatore familiare Giovanni Siena: “Il no va a creare frustrazione ed è lì che si inserisce il ragionamento. Questo ci mette nella condizione di entrare in empatia con il ragazzo.”
“La censura in certi casi è necessaria ma rischia l’effetto contrario di far mettere in atto comportamenti trasgressivi. Ricordiamoci che deve essere in primis il genitore ad essere un modello che il figlio possa riconoscere autorevole per evitare certe trasgressioni.”
Brani scelti dai componenti del Comitato Genitori Uniti
1# Salmo – 90 min
2# Francesco De Gregori – La Leva Calcistica della classe ’68
3# Ultimo – Peter Pan
4# Edoardo Bennato – Un Giorno Credi
5# J-Ax – Acqua su Marte
Programma condotto da Fabrizio Ricciardi
Scritto da Nicola Mariani